Bucchi: Affrontiamo la squadra migliore del campionato, col migliore allenatore d’Europa

Credit: Ciamillo & Castoria

L’ultimo confronto di campionato disputato in casa dell’Olimpia, datato 5 gennaio 2020, fu vinto a sorpresa dai canturini.

Per il passionale popolo canturino, unico nel suo genere, quella con l’Olimpia Milano è sempre stata

la sfida per antonomasia: la partita delle partite, il duello dei duelli, il derby dei derby. Lo dicono in

coro storia, trofei e rivalità. Dall’indimenticabile finalissima di Coppa Campioni di Grenoble al più

recente quarto di finale di Coppa Italia disputato a Firenze, un ricordo ancora fresco per la comunità

biancoblù; passando per la più recente impresa del 5 gennaio 2020, con il Forum di Assago

espugnato da Cantù contro ogni pronostico. In mezzo un mare di derby, 171 in totale: tanti sono

stati i confronti tra le due compagini, protagoniste nel corso dei decenni di epiche battaglie sia in

campo nazionale che internazionale.


Domenica, quindi, al Mediolanum Forum andrà in scena il 172esimo derby tra Cantù e Milano; una

partita sulla carta senza storia, con i meneghini ampiamente favoriti. Tuttavia, l’ultimo confronto di

campionato disputato in casa dell’Olimpia, appunto datato 5 gennaio 2020, fu vinto a sorpresa dai

canturini. Causa pandemia e stop del campionato, però, capitan Andrea La Torre e compagni non

ebbero il piacere di affrontare nuovamente la corazzata biancorossa per la partita in programma a

Desio nel girone di ritorno. Poi, come per rifarsi, il caso volle che la scorsa estate Cantù e Milano si

affrontassero in ben due occasioni nel giro di pochi giorni, per il Girone A di Supercoppa; entrambi

gli incontri furono agevolmente vinti dall’Olimpia, così come la partita di andata di regular season,

vinta al "PalaBancoDesio" dagli uomini di coach Ettore Messina con il risultato finale di 89 a 71. In

verità, a differenza delle due gare di Supercoppa, in quell’occasione i biancoblù riuscirono a restare

in partita per quasi 30’, chiudendo addirittura il primo tempo in vantaggio, nonostante la squadra

fosse reduce da tre rinvii consecutivi e da ben pochi allenamenti nelle gambe per via del focolaio da

covid che l’aveva colpita.


Quella di domenica, palla a due alle ore 18:00, sarà senz’altro una partita speciale per coach Piero

Bucchi, grande ex della sfida. Il capo allenatore dell’Acqua S.Bernardo ha guidato Milano tra il 2008

e il 2011, conquistando 55 affermazioni in 94 partite di Serie A; considerate anche le presenze in

EuroLega, il conto dei suoi successi sale a 69, su 130 gare totali tra campionato e coppe europee,

per una percentuale di vittorie pari al 53%. Oltre a Bucchi, gli altri ex nell’organico biancoblù sono il

già citato La Torre e Andrea Pecchia; entrambi, però, con un passato molto meno luminoso rispetto

a quello di Bucchi. Da non dimenticare, infine, il trascorso all’Olimpia dell’assistente allenatore

Marco Gandini, in biancorosso in veste di responsabile del settore giovanile, dal 2009 al 2012.

«Affrontiamo la squadra migliore del campionato – ha dichiarato coach Bucchi in sede di

presentazione – e che ha davvero tutto, a partire dall’allenatore, a mio avviso il migliore in Europa.


Loro sono un gruppo con tantissimo talento nelle individualità, quindi a noi non resta che andare al

Forum per provare a fare una partita per certi versi sfacciata, coraggiosa e di grande intensità,

proprio per cercare di tenere testa a una formazione che, oltre alle evidenti qualità tecniche, gioca

molto bene assieme. Dovremo prestare particolare attenzione ai loro uno contro uno e, da parte

nostra, dovremo essere abili nel muovere bene il pallone in attacco. Inoltre, dovremo riuscire a

essere anche pazienti, perché di fronte a noi troveremo una difesa molto attenta a occupare l’area

e ogni spazio» ha concluso il capo allenatore di Cantù.


IL FOCUS SUGLI AVVERSARI

L’A|X Armani Exchange ha iniziato splendidamente la stagione collezionando nove vittorie

consecutive nelle prime nove giornate (escluso un decimo successo contro l’estromessa Virtus

Roma); poi, dopo il ko casalingo con Brindisi all’undicesima giornata, sono arrivate sei vittorie una

in fila all’altra. Recenti, invece, le due sconfitte contro Trieste prima e Trento poi, piuttosto inattese

ma lecite se considerato l’estenuante calendario di EuroLega e l’ottimo percorso della squadra di

Messina proprio in campo europeo; i meneghini, infatti, sono attualmente secondi in classifica alle

spalle del Real Madrid. Nella massima competizione europea, le "Scarpette Rosse" hanno

collezionato dieci vittorie nelle ultime dodici giornate, una striscia di risultati positivi che non può

far altro che inserire Milano tra le squadre favorite per un posto alla Final Four di Colonia.


IL ROSTER DI MILANO

È un roster infinito quello a disposizione di coach Messina, leggenda del basket italiano con una

sfilza incredibile di premi individuali e titoli vinti, tra cui spiccano 4 EuroLeghe, 4 scudetti e 7 Coppa

Italia. In cabina di regia il faro della squadra è lo spagnolo Sergio Rodriguez, 35 anni a giugno, altro

profilo vincente con alle spalle due titoli di EuroLega e un MVP nel 2014; è alla sua seconda stagione

in biancorosso. La guardia titolare è l’americano in possesso di cittadinanza serba Kevin Punter, nato

e cresciuto nel Bronx, con una precedente esperienza in Italia alla Virtus Bologna; una strepitosa

stagione in EuroLega con la Stella Rossa a 16 punti di media gli è valsa la chiamata di Milano. L’ala

piccola di riferimento è senza dubbio Shavon Shields, già protagonista in Serie A con i colori di Trento

(due finali scudetto consecutive), prima di "esplodere" definitivamente al Baskonia, con cui ha

disputato un esaltante biennio in EuroLega. Parte sporadicamente in quintetto, ma l’ala forte su cui

fa maggiormente affidamento Messina è il quasi 27enne texano Zach LeDay, visto in Europa con

Hapoel Gilboa, Olympiacos e Zalgiris Kaunas; è un lungo solido su entrambi i lati del campo,

estremamente atletico ma anche fisico, di presenza e quindi difficile da spostare. Per impatto e

continuità, il nativo di Dallas è forse la nota più sorprendente della stagione milanese. Nel ruolo del

"cinque" c’è un’abbondanza da fare invidia: i centri principalmente coinvolti nelle rotazioni sono gli

USA Kyle Hines e Kaleb Tarczewski, due opposti per struttura fisica e caratteristiche tecniche. Il

primo, classe ’86, è un pivot bonsai che non arriva neppure ai due metri di altezza. Tuttavia, la sua

carriera parla da sola: sono ben quattro, infatti, le EuroLeghe in bacheca da assoluto protagonista,

due a testa con Olympiacos e CSKA Mosca; come due sono anche le volte in cui è stato eletto miglior

difensore del torneo. Dunque, un’istituzione in quel ruolo, senza dubbio tra i migliori in Europa da

vent’anni a questa parte. Quanto a Tarczewski, il 28enne del New Hampshire è il classico "cinque"


puro che garantisce fisicità e rimbalzi sotto canestro; è alla quinta stagione in Lombardia e, se

talvolta in Europa fatica a imporsi, in Italia continua imperterrito a non avere rivali. I centri di scorta

sono gli italiani Paul Biligha, già nel roster meneghino lo scorso anno, e il polacco di formazione

italiana Kuba Wojciechowski, per stazza fisica l’esatta copia di Tarczewski. Prelevato un po’ a

sorpresa a stagione in corso dalla Serie A2 (10.3 punti e 7.5 rimbalzi di media a Biella),

Wojciechowski ha però nelle rotazioni un ruolo marginale. Non trova tanto più spazio anche Davide

Moretti, play/guardia classe ’98, figlio d’arte; papà Paolo vinse da giocatore tre scudetti con la

maglia della Virtus Bologna e, da allenatore di Pistoia, un "Reverberi" e un "Coach of the Year".

L’altro playmaker di riserva è capitan Andrea Cinciarini, quasi 36 anni, dal 2015 all’Olimpia. A volte

utilizzato anche in regia, molto più coinvolto è, invece, Riccardo Moraschini, swingman molto fisico,

duttile e con qualità tecniche che gli consentono di dire la sua anche in EuroLega. Parte spesso dalla

panchina ma Malcolm Delaney, 32 anni di Baltimora, non può che rappresentare uno dei pericoli

principali per le difese avversarie. Con alle spalle un recente biennio in NBA agli Atlanta Hawks (più

di 700 punti in 127 partite), l’ex tra le altre di Bayern Monaco e Barcellona è un tiratore micidiale

dal talento smisurato, arruolabile sia come play sia come guardia; coach Messina lo utilizza

maggiormente in coppa, dove fa ampiamente la differenza. Un altro che, nonostante l’età avanzata

(36 anni il prossimo 16 aprile), riesce a fare ancora la differenza è l’ala serba Vlado Micov, con

all’attivo oltre 2mila punti in EuroLega in poco più di 200 presenze; circa gli stessi numeri li ha anche

in Serie A, un veterano quindi. Come Micov, Cinciarini e Wojciechowski, anche l’ala forte Jeff Brooks,

classe ’89 di Louisville ma naturalizzato italiano (un Mondiale giocato in maglia azzurra nel 2019), è

un ex canturino. In Brianza, Brooks, ha disputato la sua seconda stagione nei professionisti, nel 2012-

’13, prima di vincere il "triplete" con Sassari e una EuroCup con Malaga; con i colori di Milano ha

vinto due Supercoppe. Chiudono le rotazioni Michael Roll, altro swingman duttile, fisico ed

estremamente affidabile al tiro; e Gigi Datome, 175 presenze e più di 1500 punti con la maglia

dell’Italbasket. Roll, classe ’87 come Datome, californiano naturalizzato tunisino (anche lui ha preso

parte al Mondiale di Cina 2019), può giostrare addirittura in tre ruoli: in coppa gioca principalmente

da "due" o, in alternativa, da ala piccola; in campionato, invece, si è visto per qualche minuto persino

da "quattro", poiché ha stazza per farlo. Datome, per chiudere, non sta giocando tantissimo in LBA

ma il suo apporto è molto significativo; con il 55% da tre punti è infatti il miglior tiratore dell’Olimpia

e dell’intero campionato.


I PRECEDENTI

Sono in tutto 171 le sfide tra Pallacanestro Cantù e Olimpia Milano, con le "Scarpette Rosse" avanti

nel conto delle vittorie 103 a 68. Quello di domenica sarà il quarto derby della stagione tra i canturini

e i meneghini, già avversari, oltre alla gara di andata di regular season, nel corso della Eurosport

Supercoppa 2021, in cui le due compagini lombarde si sono affrontate in ben due occasioni.


INFO GENERALI

Il derby, arbitrato dai signori Alessandro Martolini, Denis Quarta e Marco Pierantozzi, sarà

trasmesso in diretta su Eurosport Player e in radiocronaca su Radio Cantù 89.6 FM, streaming su

radiocantu.com.


Passando alle statistiche, il miglior realizzatore di Milano è LeDay, ottavo giocatore più prolifico del

campionato con 16.1 punti di media. Da evidenziare, però, come LeDay segni così tanto pur

giocando relativamente poco: il suo minutaggio, infatti, non supera i 23’ a partita. Il lungo

americano, inoltre, con 7 rimbalzi di media rientra anche nella Top Ten dei migliori rimbalzisti della

LBA; sua la decima posizione in questa specialità. Negli assist, invece, il migliore dell’A|X Armani

Exchange è Rodriguez, quinto del torneo con 5.6 assist a partita. Lo stesso Rodriguez, tra le altre

cose, è anche un ottimo realizzatore: il play spagnolo è reduce da 29 punti in soli 20’ nel match

disputato contro Brescia, in cui ha realizzato la bellezza di sei triple su otto tentate. Infine, i migliori

tiratori della squadra sono Roll (50% da tre) e, come detto, Datome; entrambi nella Top Five dei

"cecchini" più precisi del campionato, Roll quinto e Datome primo.



Fonte: ufficio stampa Cantù.

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