Brienza: «Contro Brindisi fondamentale giocare il “nostro” basket»
Coach Brienza presenta la sfida di campionato tra Trento e Brindisi
Ecco le parole di coach Nicola Brienza alla vigilia della sfida di campionato contro Brindisi.
«In queste due settimane senza impegni ufficiali abbiamo lavorato molto su noi stessi, sfruttando l’opportunità di poterci concentrare sul nostro sviluppo e sulla nostra crescita con tutti gli effettivi sul parquet. Era praticamente da settembre che non facevamo una settimana di allenamenti al completo, quindi da quel punto di vista sono contento di come abbiamo vissuto questa pausa. Ci ha aiutato a mettere a posto alcuni tasselli che, complici infortuni e impegni ravvicinati, non eravamo riusciti ad inserire nella prima parte della stagione. E questi giorni sono stati importanti anche per provare a rimettere in condizione Martin, Maye e Morgan, che venivano da situazioni diverse ma che avevano bisogno di ritrovare continuità e brillantezza dal punto di vista fisico e atletico. La sconfitta di Trieste ci ha lasciato tanto amaro in bocca perché come ho avuto modo di dire anche nell’immediato post-partita, quella non era la vera Aquila Basket: ora sono molto curioso e fiducioso di vedere la risposta della squadra in campo domani. Poi ci sono gli avversari, e che avversari: Brindisi senza ombra di dubbio è la squadra rivelazione del girone di andata, in cui ha ottenuto eccellenti risultati. Siamo consci delle difficoltà che si incontrano quando si affronta una squadra così, a maggior ragione sfidandoli dopo un paio di sconfitte che sicuramente li avranno resi ancora più determinati e vogliosi di tornare al successo. Il nucleo di stranieri della Happy Casa è di altissimo livello, e per caratteristiche tecniche e mentali si completa alla perfezione con il gruppo italiano: tante grandi individualità che però sono inserite in un sistema di squadra molto efficace. Per noi saranno decisivi l’approccio mentale e il lavoro difensivo di squadra: sarà fondamentale leggere bene la partita, giocare il nostro basket con qualità, rotazioni e identità».