Brescia aspetta Treviso: “Abbiamo nuove motivazioni per cercare nuove imprese”
“Sarà bello giocare di fronte ai nostri tifosi dopo un mese: con Treviso abbiamo la possibilità di continuare a correre, il fatto di poter scrivere un’altra pagina della nostra società ci dà un’importante extramotivazione”
“Sarà bello giocare di fronte ai nostri tifosi dopo un mese: con Treviso abbiamo la possibilità di continuare a correre, il fatto di poter scrivere un’altra pagina della nostra società ci dà un’importante extramotivazione”. Il cammino della Germani Brescia prosegue con la sfida casalinga contro la Nutribullet Treviso, di scena domenica prossima al PalaLeonessa A2A in una gara che potrebbe regalare al quintetto biancoblu il decimo successo consecutivo, traguardo mai raggiunto dal club bresciano.
A presentare la sfida è coach Alessandro Magro, intervenuto nel corso della consueta conferenza stampa pre-partita: “Finalmente torniamo a giocare una partita in casa, sarà bello riabbracciare i nostri tifosi dopo un mese. Abbiamo voglia di sentire quello che i nostri tifosi ci hanno trasmesso a Pesaro nelle scorse settimane. Dopo la pausa, abbiamo continuato il nostro ruolino di marcia vincendo una partita impegnativa a Brindisi e ora abbiamo la possibilità di continuare a correre. Oltre ai due punti, che rappresentano l’obiettivo principale a cui vogliamo puntare, una vittoria potrebbe dare una soddisfazione in più al club e all’intero gruppo, permettendoci di scrivere una nuova pagina di importante valore, soprattutto in una stagione come questa. Provare a conquistare la decima vittoria consecutiva rappresenta per noi un’importante extramotivazione”.
“Quella con Treviso sarà una partita complicata, perché la squadra veneta non vive un buon momento ma ha voglia e necessità di tornare alla vittoria il prima possibile – afferma Magro -. La Nutribullet viene da una settimana impegnativa, nella quale ha disputato le due partite in coppa contro il Manresa (lunedì e giovedì, ndr). Abbiamo rispetto per una squadra di valore, solida, molto performante difensivamente, con un roster importante in cui oltre ai soliti Russel, Dimsa, Sokolovski e Sims anche un giovane come Giordano Bortolani ha iniziato a lasciare il segno. Dovremo avere un approccio iniziale importante, migliore di quello che abbiamo avuto a Brindisi, ma ci aspettiamo che la partita si deciderà negli ultimi minuti di gara”.
“Ci sono sostanziali differenze con la gara d’andata, nella quale riuscimmo a ottenere una netta vittoria – prosegue l’allenatore della Germani -. Intanto a fine dicembre non c’era Akele, che è un giocatore che dà grande equilibrio alla squadra veneta. Poi subito dopo Natale andammo a Treviso con un livello di necessità, di fame e urgenza molto alti e la voglia di provare a vincere una gara in trasferta, cosa che fino a quel momento ci era accaduta solo a Sassari. Ora le motivazioni delle due squadre sono molto diverse: mattoncino dopo mattoncino, noi vogliamo aumentare il nostro livello di consapevolezza e tenere la posizione in classifica che abbiamo meritato di avere. Treviso, invece, ha l’esigenza di fare punti per via di una classifica che si è fatta improvvisamente pericolosa”.
“Abbiamo retto la prima spallata in una trasferta difficile come quella di Brindisi, disputata senza il nostro miglior giocatore, anche se complessivamente non abbiamo disputato una grande partita – spiega il coach toscano -. Dobbiamo essere capaci di tenere un livello di alta pallacanestro per tutti i 40′ e non c’è partita migliore di questa per provare a farlo. Abbiamo nuove motivazioni per cercare nuove imprese, anche se motivare i giocatori dipende molto dal tipo di giocatori che si hanno a disposizione. Noi abbiamo cercato giocatori che avessero delle sfide da vincere, che fossero personali o di squadra, e ora per tutti noi sarebbe poco intelligente sentirsi appagati: non abbiamo vinto un trofeo, non abbiamo fatto niente perché manca ancora tantissimo. Vorremmo essere bravi a difendere quello che abbiamo guadagnato, mettendo in campo prestazione di alto livello, con la consapevolezza di ciò che possiamo migliorare e la voglia di continuare a lavorare per farlo”.