Bongi: Siamo coscienti della nostra realtà, il sogno è diventare una mina vagante
Le parole di Bongi a Il Tirreno
Fabio Bongi, da quest’anno assistente di coach Molin alla Dolomiti Energia Trento, parla della sua esperienza e delle prospettive del team.
“Sono contento della mia scelta, di potermi confrontare con persone diverse in una società attenta alle esigenze dei suoi dipendenti. A Trento gestiscono la squadra come un’azienda, dove c’è il lavoro quotidiano di tante persone che si sentono tutte importanti. Sanno
che la loro parola pesa, che conta quella del magazziniere come quella del capo allenatore. In un contesto di responsabilità e appartenenza
al sistema, stiamo affrontando anche un momento di transizione con Trainotti che si dedica solo alla Nazionale. Non c’è paura di fare, si punta a crescere piuttosto che vivacchiare”.
“Il sogno è diventare una mina vagante ma per noi conta solo la salvezza e non è una frase fatta…Siamo coscienti della nostra realtà, ci siamo presi rischi e fatto scommesse. Abbiamo puntato sul ritorno di Diego Flaccadori dopo una stagione in cui ha giocato poco e gli abbiamo messo la squadra in mano, riscoprendolo play mancino dopo anni da guardia destra. Degli americani, solo uno aveva esperienza italiana, abbiamo preso tanti rischi ma il lavoro paga. Il campionato ha alzato il livello e non solo perché Bologna e Milano sono due fuoriserie. In generale non vedo una Cenerentola e alle final Eight di Coppa Italia non è detto che non ci scappi una sorpresa”