Boicottaggio NBA, l’analisi di The Athletic: Alta tensione nella riunione della notte

LeBron James ha lasciato la riunione, seguito dai membri delle due squadre. L’uscita del “prescelto” avrebbe sconvolto gli altri giocatori

I Los Angeles Lakers e i Los Angeles Clippers hanno votato per fermare la stagione NBA (per ESPN è invece solo un sondaggio). Questo potrebbe portare un’industria da 8 miliardi di dollari sull’orlo del caos.


L’incontro si è tenuto ieri sera dopo il rinvio delle tre gare della notte preso il Coronado Springs di Disney World.


Il "no" è arrivato solo da Lakers e Clippers, le altre franchigie, Bucks compresi, vogliono proseguire l’attività. LeBron James ha lasciato la riunione, seguito dai membri delle due squadre. L’uscita del "prescelto" avrebbe sconvolto gli altri giocatori.


Voce dominante del "no" Pat Beverley, play dei Los Angeles Clippers.


L’incontro, a cui hanno partecipato anche gli allenatori, sarebbe dunque terminato con forti tensioni. Difficilmente si tornerà in campo questa notte (la versione collima con quella di ESPN).


LeBron avrebbe richiesto un intervento più diretto dei proprietari delle franchigie in materia di giustizia razziale, ecco perché un’azione congiunta dei massimi dirigenti potrebbe convincere Lakers e Clippers a tornare sui loro passi. Dai Bucks invece una richiesta allo stato del Wisconsin: protocolli di sicurezza più severi per la polizia.


Tornando all’azione dei proprietari: si richiederebbero finanziamenti a sostegno di campagne pubblicitarie o addirittura in favore della campagna elettorale. Se i Lakers e i Clippers dovessero lasciare, si valuta anche la possibilità di passaggio del turno automatico per Blazers e Mavs.


Come riportato anche da ESPN, ci sarebbe stata una certa frustrazione circa l’azione dei Bucks, non concordata con i Magic e con le altre franchigie. George Hill, play dei Bucks già attivo nei giorni scorsi, avrebbe rivendicato la paternità dell’azione, trovando poi il sostegno dei compagni.


Kyle Korver, per The Athletic il più stupito dall’azione dei compagni tanto da aver regolarmente indossato la tenuta da gioco, si è scusato di fatto con i Magic davanti a tutti.


L’analisi è firmata da Shams Charania, David Aldridge, Joe Vardon, con la collaborazione di Sam Amick.


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