Baraldi: Il duopolio? Stiamo facendo il bene del basket italiano, nessun dominio a due

Credit: Ciamillo & Castoria

Le parole di Baraldi ai microfoni di TRC

In occasione del confronto con Stefano Bonaccini, presidente della Regione dell’Emilia Romagna riguardo l’iniziativa delle T-shirt" Amore Infinito x Emilia Romagna" il CEO di Virtus Segafredo Bologna, Luca Baraldi, ha parlato cosi ai microfoni di TRC: "Ennesima finale con Milano, dove si incontrano le due squadre che in stagione regolare hanno dimostrato di essere più brave. Delle ultime tre finali disputate è forse quella dove c’è tantissimo prestigio in entrambi i roster perché è la prima volta che affrontiamo una finale scudetto dopo aver partecipato anche all’Eurolega dato che prima il divario, da un punto di vista tecnico, era superiore. Ci riteniamo ancora quelli che si trovano ad inseguire l’obiettivo, ma non ci sentiamo sminuiti e anzi sarà una finale che giocheremo con tutta la determinazione possibile: sono certo che saranno comunque gare, sia a Bologna che a Milano, dal grande spettacolo sportivo.

Duopolio? Penso che quando il basket cresce dal punto di vista qualitativo, sia un valore positivo per il sistema quindi penso che come ha detto Ramondino, sia un valore positivo per il movimento e tante società possono fare bene, con Tortona e Venezia che hanno potenzialmente la possibilità di allestire roster importanti. A quel punto diventa uno stimolo, per cui non è un dualismo ma due squadre che stanno facendo del bene al basket italiano.

Con questa stagione si chiudono 4 anni di un lavoro di grande crescita, sia sportivo che societario, per cui arriverà anche il momento di assestamento con la possibilità di rimanere in Eurolega da dove vogliamo ripartire. Siamo arrivati su un gradino molto alto, dobbiamo avere la possibilità di stabilizzarci e ripartire, tenendo conto degli obiettivi sportivi: dobbiamo rivalutare un roster, con tanti contratti che scadono per cui faremo il possibile per avere un roster estremamente competitivo anche l’anno prossimo, ma con delle considerazioni, anche dal punto di vista economico, diverse. Eurolega ci impone di farlo per partecipare e sono imposizioni corrette, perché una sana gestione delle società permette di garantire una continuità, un aspetto che ho molto apprezzato che punta ad un equilibrio finanziario, da cui poi deriva conseguentemente quello dello spettacolo.

Il coach? In questo momento è concentrato e mentalizzato al lavoro in palestra qui a Bologna: è un grande professionista, un uomo che tiene molto alla Virtus ed è perfettamente conscio che ha ci stiamo giocando una finale. Ci tiene anche lui a tornare a vincere uno scudetto dopo che è tre decenni che non ne vince uno, con l’ultimo vinto a Pesaro: il primo ad avere stimoli è proprio lui."


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