Baraldi: Il basket non deve andare sulle tv a pagamento, dobbiamo tornare nelle case

Le parole di Baraldi a Basket City” su TRC

Luca Baraldi, amministratore delegato della Virtus Bologna, ha parlato a “Basket City” su TRC.

Queste le sue parole riportate da Bolognabasket.

“Con la depressione sanitaria che sta affrontando il paese, lo sport passa in secondo piano. In Italia e in Europa ovviamente stavamo facendo una grande stagione, frutto di investimenti. Abbiamo però raggiunto la consapevolezza che facendo le cose per bene anche a livello societario si possono raggiungere risultati importanti. Bologna è una piazza dove si possono fare tante cose che in altre parti d’Italia non si possono fare: è una città che ci è stata dietro anche per quanto riguarda le istituzioni. Noi rappresentiamo delle aziende, contestualizzate in un settore che negli ultimi anni è cresciuto molto poco. Il basket è cresciuto tanto in proporzione nell’ultimo anno da quando sia Virtus che Fortitudo sono insieme in serie A.”

“Le parole di Gandini? È arrivato da poco nel mondo del basket e deve ancora scoprire le dinamiche interne del nostro mondo. La nostra Serie A di basket fattura un quarto della Juventus. Se fossi presidente della Lega mi farei due domande. In Serie A ci sono società che sono gestite in maniera dilettantistica e su questo mi sono trovato d’accordo con il presidente della Fortitudo: noi ci chiedevamo come e quando fermarci. Il basket non deve andare sulle televisioni a pagamento, noi dobbiamo tornare nelle case della gente, anche a costo di rimetterci con i diritti (ieri il presidente di LBA Umberto Gandini aveva detto di non inseguire la tv in chiaro). E anche la struttura delle società deve cambiare: costi e ricavi devono essere in equilibrio, altrimenti arriva Pantalone che mette sempre i soldi. Nello sport deve vincere il più bravo, non il più ricco. Per fare questo bisogna cambiare delle regole: io non entro nelle logiche dei giocatori italiani e stranieri, a quello ci pensa la Federazione.”

“Eurocup? Noi aspettiamo di capire cosa deciderà il governo italiano il 18 maggio riguardo agli allenamenti. Poi aspetteremo la decisione dell’Eurolega il 24 maggio. Confermo che ci faremo trovare pronti: prima di richiamare la squadra ad allenarsi aspettiamo ovviamente la decisione di Eurolega anche perché poi nel caso dobbiamo adattarci a livello sanitario secondo le direttive del governo. Se ci sarà la Final Eight di Eurocup noi ci saremo anche se io nutro qualche dubbio sulla fattibilità. Non so dove si potrebbe giocare, non è stato ancora fatto riferimento a niente. Le otto squadre qualificate in Eurocup hanno lavorato insieme, come dovrebbe succedere in Italia, per fare le proprie proposte all’Eurolega.”

“Ringrazio i tantissimi tifosi che già ci hanno comunicato che non chiederanno il rimborso delle sei partite. Capisco che magari ci sarà qualcuno che avrà bisogno perché comunque il mondo sta cambiando e ci sono tante persone in difficoltà. Ringrazio però nuovamente i tifosi perché confermano la fiducia che a luglio ci hanno dato.”

“Mi auguro che la prossima stagione ci permetterà di riprenderci quello che quest’anno stavamo guadagnando sul campo. Abbiamo la fortuna di avere quasi tutta la squadra di quest’anno anche per il prossimo anno, quindi ragazzi che stanno bene insieme. Ovviamente lo sport è fatto di episodi e di eventi: quest’anno abbiamo fatto una grande stagione e per il prossimo anno l’obiettivo sarà arrivare più in alto possibile. Budget? Noi non siamo come altri club che hanno già confermato il budget per dare morale all’ambiente, vedremo quello che riusciremo a fare.”

“Se non arriveranno aiuti dal governo e situazioni favorevoli c’è un grosso punto interrogativo su quello che succederà. Non possiamo sparare numeri di squadre che ci saranno la prossima stagione. La Virtus femminile? Il nostro obiettivo è continuare assolutamente, realizzando una squadra che possa far divertire senza fare pazzie, anche perché le disponibilità economiche saranno diverse. Sicuramente, però, manterremo anche la squadra femminile.”

“Con Sardara ci siamo spiegati, era presente anche Cristian Pavani. Mi ha spiegato la sua visione e ci siamo chiariti”

Fonte: Bolognabasket.