Banchi: L’Italia di Pozzecco può essere protagonista, per la Lettonia ho detto no al Baskonia

Credit: Ciamillo & Castoria

Banchi al Mondiale guiderà la Lettonia: “Qui la Nazionale ha generato un entusiasmo incredibile”

Luca Banchi, CT della Lettonia, ha concesso un’intervista a Pietro Guerrini di Tuttosport.


Ne riportiamo alcuni passaggi.


Sul potenziale dell’Italia di Pozzecco.


“Ha un gioco consolidato, una struttura, coesione, giocatori che vogliono esserci e stare assieme.

Ha campioni di altissimo livello che hanno forte impatto sulle giovani generazioni. Direi iconici, come Fontecchio che può ambire al primo quintetto del torneo. Melli, Spagnolo. Qui non c’è, ma anche Mannion. Pozzecco ha il grande merito di dare linfa a questo spirito, alla voglia di giocare assieme, ha dato idee chiare. A guardare l’Europeo ho provato rimpianto per l’Italia con la Francia poi arrivata in finale. L’Italia ha raggiunto un picco di popolarità, giocare un Mondiale da protagonista darebbe la svolta, dimostrerebbe che almeno con la Nazionale il basket italiano si muove nella direzione giusta”.


Per tenere fede all’impegno con la Lettonia il coach ha rifiutato la panchina del Baskonia.


“La possibilità di tornare in Euroolega a 58 anni, una situazione ideale per concludere la carriera. Ero inorgoglito. A Vitoria s’è trovata senza fatica l’intesa con il patron Querejeta e con Salazar, uno dei più grandi scout. Ma mi hanno chiesto di lasciare subito la Nazionale. Vogliono fare una grande stagione e hanno deciso così.

Ritengono che i Mondiali assorbano energie, espongano i giocatori a infortuni. Volevano un allenatore subito presente per tracciare la linea. Querejeta dice che l’Eurolega è spietata, non c’è spazio né tempo per correggere e il Baskonia non ha il budget delle big. Ma io sentivo l’impegno morale verso la Lettonia. Lasciare non sarebbe stato coerente e

affine al mio stile. Può diventare un rimpianto. Però andiamo al Mondiale, se me l’avessero detto due anni fa non avrei creduto a tutto questo”.


Le favorite del Mondiale.


“In un contesto ambientale così particolare è difficile fare previsioni. Comunque: gli Usa hanno una squadra giovane

e molto interessante. Complice qualche assenza e rinuncia, dietro la Francia tra le europee metterei proprio l’Italia. Mi sembra stia facendo bene il Brasile, mi aspettavo qualcosa in più dall’Australia.

Le grandi squadre però mirano al massimo verso le ultime partite.

Io mi sono sempre ispirato a Sergio Scariolo, un riferimento assoluto, il più lungimirante e illuminato. Molto raramente la Spagna parte forte, ancor più raramente manca il colpo. Non dà un’esatta visione di sé in preparazione. Dunque tra le europee punterei su Francia, Germania, che col Canada ha offerto uno spot per il basket, e ho detto, l’Italia. Non

credo che la Slovenia possa ripetersi. Il ricambio a fianco di Doncic latita, e ha avuto infortuni. La Serbia ha troppi assenti. La Spagna è da seguire, ma senza Rubio e Lorenzo Brown, può pagare. Poi torneo breve, può succedere di tutto Sbagli partite a costa incrocio letale successivamente”.


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