Attilio Caja: Non biasimo Clark, a Varese vogliamo programmare

Il coach della Openjobmetis Varese Attilio Caja ha rilasciato una lunga intervista a Piero Guerrini di Tuttosport

Il coach della Openjobmetis Varese Attilio Caja ha rilasciato una lunga intervista a Piero Guerrini di Tuttosport. Ecco alcuni passaggi:

SUI 43 GIORNI DI STOP

«Non è stato facile, dividerei in due parti la vicenda Avevamo metabolizzato la prima pausa, pensando a ricaricale le pile. Abbiamo inserito Carter grazie al grande tempismo della società, subito dopo il 26. Insomma, abbiamo pensato di vivere un secondo precampionato. Ma quando eravamo carichi è arrivata questa emergenza nazionale. Saltato il recupero del 27 febbraio conia Virtus, cambiata la programmazione, siamo rimasti compatti, ma l’americano Clark se n’è andato. Non posso biasimarlo, vista l’incertezza per il futuro e la moglie incinta, anche se ciha creato un problema. L’avevamo aspettato 2-3 mesi per l’infortunio, si era rilanciato e quando potevamo confidare in lui abbiamo dovuto cercare un’alta soluzione. Ringrazio ancora la società che in due giorni ha trovato un giocatore di grande qualità, che mi piace molto. Ma devo fare un ulteriore plauso ai ragazzi e alla professionalità estrema, ancora ribadita».

SUGLI ANNI A VARESE

«Sono grato a Toto Bulgheroni e ai dirigenti, prima Coldebella, ora Conti, mi sostengono. Ora potemmo provare a programmare. Due anni fa avevamo lanciato un’avventura con Avramovic, Gain, Scrubb, ma sono cresciuti e non abbiamo potuto tenerli, causa budget. Tenere i giocatori convincenti attuali il primo passo per costruire».