Arik Smith: Sarà un lungo anno, ma le cose devono cambiare

La Ristopro è uscita sconfitta dal PalaBaldinelli nell’ultima partita contro la capolista Orasì Ravenna e non è bastata la miglior prova realizzativa in campionato di Arik Smith

La Ristopro è uscita sconfitta dal PalaBaldinelli nell’ultima partita contro la capolista Orasì Ravenna e non è bastata la miglior prova realizzativa in campionato di Arik Smith. Il play-guardia californiano, classe 1993, ha messo a segno 25 punti con 5/6 da tre punti e in stagione viaggia ad una media di 14.6 punti col 46% da oltre l’arco, quarto miglior tiratore da fuori del Girone Rosso.


Arik, qual è il tuo punto di vista sull’avvio difficile di campionato per la Ristopro?


«Iniziare la stagione in questo modo è difficile per chiunque. Sarà un lungo anno, ma le cose devono cambiare. L’aspetto importante è che ognuno di noi resti ottimista il più possibile durante questo periodo. In un momento simile, è più una battaglia mentale che altro».


Contro Ravenna hai realizzato la miglior prova in regular season, ma non è bastata: dove pensi di avere più margini di miglioramento?


«Io rivedo sempre la partita dopo averla giocata. C’è stato un momento, nel terzo quarto, dove noi abbiamo avuto lo slancio giusto e agguantato il risultato. In quei momenti della partita, penso che potrei avere un miglior controllo della situazione e assicurarmi che la squadra possa capitalizzare al meglio l’opportunità che si presenta».


In campo, cosa è cambiato dopo l’arrivo di Marco Santiangeli e la partenza di Daniele Merletto?


«È un peccato aver perso Daniele, penso sia un buon giocatore, molto bravo a leggere e a capire il gioco. Penso che se la squadra fosse stata costruita in modo un po’ diverso, forse le cose per lui sarebbero andate differentemente. Marco, allo stesso tempo, è stato un grande acquisto per gli aspetti del gioco di cui la nostra squadra ha bisogno. Dobbiamo ancora lavorare, ma lui in alcuni momenti della partita già toglie pressione a me e a Dwayne (Davis, ndr), ed è molto importante».


Dopo due mesi e mezzo, fra Supercoppa e campionato, cosa pensi della A2 italiana?


«Un buon campionato. Posso dire che non mi aspettavo che ci fossero così tante squadre alla pari. Ogni partita può essere possibile da vincere».


Vai al sito

Potrebbero interessarti

Video