Andrea Tassinari alla Rucker Sanve

Andrea Tassinari alla Rucker Sanve

Tassinari firma con la Rucker Sanve

Andrea Tassinari, playmaker classe 1996 di cm 188, fresco di promozione in A2 in quel di Orzinuovi dove ha chiuso la stagione regolare con 11 punti e 3 rimbalzi di media, con percentuali al tiro del 54% da 2 punti e 36% dalla lunga distanza. Lo descrivono come un giovane di talento, ottimo tiratore che se la cava bene anche in fase difensiva; un giocatore istintivo al quale, in determinati momenti della gara, va lasciato lo spazio necessario per poter esprimere le sue qualità. In sostanza un grande talento offensivo che non va ingabbiato ma al quale, al contrario, va lasciata una certa iniziativa personale.

Ha mosso i primi passi nel minibasket a Cento, dov’è nato, ma cestisticamente è cresciuto alla Virtus Bologna dove ha fatto, in 9 stagioni, il suo percorso delle giovanili, vincendo un titolo italiano under 17 con l’aggiunta dell’esordio in serie A nel 2014 -2015. Per usare le sue parole “Ho passato 9 anni alla Virtus, accompagnato prima da mamma, poi usando il treno e infine andando in macchina da solo. La Virtus è stata la mia casa, dove sono cresciuto, dove sono cambiato e anche dove mi hanno educato, dove ho capito che “da solo” non esiste, esiste solo la squadra.”

Con una certa curiosità siamo andati a sentire il suo pensiero: gli abbiamo fatto le classiche domande e così lui ha risposto:

“Per presentarmi partiamo dal mio ruolo: sono un play classico che cerca, prima di tutto, di far giocare la squadra. Se devo dire quali sono le mie preferenze sarei più propenso a distribuire assist ma, visto che sono un buon tiratore e le statistiche tendono a confermarlo, prendo con una certa costanza l’iniziativa e miro dritto a canestro. Dal punto di vista caratteriale scendo sempre in campo con il fine di vincere ogni partita e lotto fino alla morte per portare a casa i 2 punti. Fuori dal campo mi considero un ragazzo sereno e tranquillo.”

“Perché ho scelto la Rucker Sanve: premetto che la stagione scorsa ad Orzinuovi è stata esaltante. Abbiamo bruciato le tappe guadagnando in anticipo, rispetto ai programmi, la promozione in A2; ma devo anche aggiungere che per me la stagione è risultata particolarmente pesante, dal punto di vista fisico ma soprattutto da quello mentale. Non conosco più di tanto la vostra realtà sportiva ma ho preso delle informazioni, ho parlato con diverse persone e tutti mi hanno descritto molto bene sia l’ambiente che l’intera società, dove si lavora duro ma in un clima più rilassato. Ho avuto modo di parlare con la dirigenza e il coach Mian e di condividere il progetto che mira alla crescita graduale, per raggiungere nell’arco dei 2/3 anni risultati ancor più ambiziosi. Ed è proprio questo che cercavo: un posto dove giocare per il risultato, dove mettere a disposizione le mie qualità per puntare agli obiettivi, ma poterlo fare con la mente più serena e tranquilla. Spero di aver reso l’idea e di non essere frainteso, anche perché posso assicurare che la determinazione da parte mia sarà sempre massima. Sono qui per essere una punta utile alla causa e al raggiungimento dei risultati voluti.

Per quanto riguarda cosa mi aspetto dalla prossima stagione, personalmente punto sempre a crescere e migliorarmi: dopo l’anno passato ad Orzinuovi, inizialmente, e su questo mi sono già confrontato con il vostro preparatore atletico, credo che dovrò lavorare più intensamente sotto l’aspetto fisico. Di certo non sarà trascurato anche quello tecnico ma questo argomento evidentemente lo affronteremo di squadra con lo staff e coach Mian. Per quanto riguarda gli obiettivi della squadra, sarà anche banale, ma io scendo sempre in campo per la vittoria: in tutte le realtà dove ho giocato, quando ad inizio stagione mi chiedevano delle previsioni, ho sempre risposto dichiarando di puntare a vincere 30 partite su 30. Potrà sembrare azzardato, poco modesto oppure un atteggiamento da sbruffone, ma sono convinto che bisogna sempre pensare in grande e poi ad aprile tireremo le somme: la pallacanestro è uno sport di squadra e quando c’è qualità tecnica e si riesce a creare il giusto affiatamento si può vincere contro chiunque. Qui alla Rucker Sanve ho l’impressione che la prima di certo non manchi, mentre per il secondo aspetto sono convinto che con il lavoro si raggiungerà senza dubbio.”

Grazie Andrea. Sei stato chiaro e ci sembri assolutamente determinato. La cosa che possiamo senz’altro confermarti sono le notizie positive che hai ricevuto riguardo il nostro ambiente e l’intera nostra società. Avrai modo di constatarlo direttamente ma qui troverai di certo un clima ideale per giocare a pallacanestro, per lavorare nel modo giusto sul campo e vivere allo stesso tempo, serenamente, il tempo libero fuori dal palazzetto. Ti diamo il nostro benvenuto e aspettiamo con curiosità di vederti all’opera.

Fonte: Ufficio stampa Rucker Sanve.