L’ex idolo di casa Fortitudo Pompea Bologna, Teo Alibegovic, regala belle parole per Pietro Aradori.
«Quando lavoravo a Udine Gigi Sepulcri, che era il preparatore atletico della società, mi fece avere i primi test che un giovanissimo Aradori aveva sostenuto in Nazionale. Da quel momento cercai di prenderlo, ma il club non aveva grandi progetti e Pietro finì altrove. Oggi è uno che non guarda in faccia a nessuno, un “bastardo”, positivamente parlando. L’anno scorso la Fortitudo aveva Rosselli che era brutto da vedere, non saltava, non correva, però alla fine era sempre il migliore. Quest’anno in Serie A è arrivato Aradori: viene criticato perché si dice non salti, non difenda, ma poi è sempre il migliore. Ho smesso di ascoltare certi santoni della pallacanestro europea. Quando entra in campo, Aradori fa sempre il suo. A me piace da sempre, poi è normale che divida. Anche io, quando giocavo, non ero amato da tutti»
Commenta
0 Commenti