Adriano Vertemati: Ho sentito anche io i fischi e le parole, però devo andare avanti

Credits Ciamillo-Castoria

Le parole di coach Vertemati al termine di Pallacanestro Openjobmetis Varese – Gevi Napoli Basket

Le parole di coach Vertemati al termine di Pallacanestro Openjobmetis Varese – Gevi Napoli Basket:


«Purtroppo non posso controllare gli errori ai tiri liberi durante la partita; nella mia carriera non ho mai fatto tirare così tanti tiri liberi in allenamento ai miei giocatori come quest’anno, purtroppo è una questione emotiva e tecnica e oggi questo è un dato che ci ha condannati insieme ad una percentuale realizzativa dentro l’area molto bassa, dove abbiamo sofferto l’atletismo e la fisicità di Napoli che si è chiusa molto in tutte le nostre situazioni di pick-and-roll e in tante situazioni che con altri avversari siamo riusciti a convertire, oggi abbiamo fatto fatica. Il dato dei tiri liberi è amaro, ma purtroppo non lo posso controllare.


Beane ha avuto un crampo molto forte alla gamba, il dottore mi ha detto che non poteva più giocare, ma il ragazzo ha voluto rientrare lo stesso.


Rich è stato sempre marcato da Trey Kell, il problema è che spesso siamo stati poco vicini ai portatori di palla e ai loro giocatori di pick-and-roll. Abbiamo sbattuto sui loro blocchi, abbiamo concesso troppi tiri da tre punti dal palleggio con l’utilizzo del pick-and-roll, niente che noi dello staff non abbiamo puntualizzato mille volte, tanto è vero che nel secondo tempo abbiamo fatto la stessa identica cosa quando abbiamo difeso a uomo e non gli abbiamo concesso un solo tiro. È una questione di tensione e di capire dove si vincono le partite, anche di esperienza perché se sei in grado di farlo per venti minuti nel secondo tempo, sei in grado di farlo anche dall’inizio dove le partite si direzionano. Li siamo mancati. La zona l’abbiamo utilizzata quando c’era Zerini nel 5 perché ci aveva dato fastidio nel pick-and-pop nel primo tempo e li ha un po’ bloccati, però onestamente la partita l’ha girata De Nicolao in pressione a tutto campo uomo contro uomo. Questa è la chiave del nostro rientro. La grande prestazione difensiva di De Nicolao sulla palla che ha trascinato Beane e Kell a fare lo stessa cosa nelle situazioni a metà campo.


Abbiamo vinto il terzo quarto 21 a 20. Quando è uscito Gentile abbiamo giocato un quarto equilibrato e lo abbiamo giocato molto bene, ma non lo abbiamo vinto in carrozza. Abbiamo sbagliato tanti tiri liberi, tanti tiri aperti, tanti canestri in lay-up anche in contropiede, delle cose banali e non abbiamo capitalizzato, mentre loro sono stati bravi a fare dei canestri difficili. Napoli è una squadra molto forte, sono alla quinta vittoria consecutiva, sono lunghissimi e onestamente nel supplementare non hanno fatto un tiro facile, solo canestri difficili, non si può dire niente alla difesa, bravi loro. Noi eravamo anche molto stanchi. Il primo tempo è stato nettamente negativo dal punto di vista difensivo. Dietro nel primo tempo non c’è stata tensione emotiva, come invece c’era nel secondo tempo. Abbiamo avuto l’occasione di vincere nonostante siamo stati a meno 19, significa che qualcosa c’è dentro questa squadra.


Credo che sia una questione di vivere le situazioni di squadra che non abbiamo vissuto perché onestamente abbiamo spesso cambiato equilibri, spesso abbiamo cambiato roster, spesso abbiamo cambiato quintetti durante la stagione. Questa è l’undicesima partita e ancora non sappiamo quale sia il quintetto per vincere le partite, quale sia il quintetto difensivo, quale sia il quintetto per fare una giocata e queste sono cose che vanno vissute e che non abbiamo vissuto. Abbiamo dei buoni giocatori, sono contento dei giocatori che abbiamo, ma di esperienza di serie A non ce n’è tanta e queste sono cose che poi paghi. Poi con tutto il travaglio che abbiamo vissuto in questa prima parte di stagione purtroppo è mancata questa cosa. C’è un po’ un problema di identità. Andiamo avanti così anche perché, come ho detto ai ragazzi, sono molto orgoglioso del secondo tempo che abbiamo fatto.


Io sento di dover dare qualcosa a tutti per il bene della Pallacanestro Varese, la mia responsabilità è totale e il mio impegno è totale. Mi sento responsabile di tutto. Ho sentito anche io i fischi e le parole, però devo andare avanti. Avrei voluto vincere questa partita. Il pubblico nel secondo tempo ci è venuto dietro credendoci insieme a noi. Mi sento in difficoltà come tutti i componenti di questa squadra perché abbiamo perso e stiamo perdendo due partite a fila. È un momento difficile e ne siamo coscienti, mi sento responsabile di questo progetto e del mio lavoro al 100%. La mia intenzione è quella di fare il meglio possibile, sto dando tutto quello che posso per me, per la squadra e per la tifoseria di conseguenza. Esco a testa alta perché mi sto spendendo al 100% insieme al mio staff».


Fonte: pallacanestrovarese.it.

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