Abbio: “A Treviso ritroverò tanti avversari..quante sfide con la mia Virtus”

Alessandro Abbio è pronto a scendere in campo con la maglia degli Awards nell'edizione 2020 dell'Old Star Game

Alessandro Abbio è pronto a scendere in campo con la maglia degli Awards nell’edizione 2020 dell’Old Star Game. L’esterno ex Torino e Virtus Bologna, già protagonista dell’edizione 2017 al PalaDozza nella quale furono stabiliti i record di pubblico e di ricavato in beneficienza, tornerà con piacere a dare il suo contributo alla raccolta fondi. Sabato sera al PalaVerde ci sarà dunque anche Abbio tra i protagonisti dell’Old Star Game 2020 -Awards Edition organizzato da We for You Events& Communication di Ale Nava in collaborazione con il Treviso Basket ed il patrocinio di Fip e Legabasket, a sostegno dell’”Officina Creativa – Made in Carcere” sostenuta da Santo Versace, che produce manufatti confezionati da donne detenute ai margini della società ed impegnata ad attività di reinserimento e nuovi percorsi formativi di vita con lo scopo di diffondere la filosofia della “Seconda Chance” e la “Doppia vita dei tessuti”.

“Fu una cosa addirittura sorprendente perchè non mi immaginavo potesse coinvolgere così tanta gente – così Abbio ricorda l’esperienza del 2017 a Bologna – Mi ha fatto molto piacere rivedere un numero così elevato di tifosi, al di là di scendere di nuovo in campo al PalaDozza che è il parquet sul quale ho esordito in serie A a 17 anni con la maglia di Torino. L’Old Star Game 2017 mi fece tornare indietro nel tempo così come lo farà quello di Treviso, dove rivedremo e reincontreremo come hanno già dichiarato altri protagonisti dell’evento figure che sono state a Treviso negli anni d’oro come giocatori biancoverdi o avversari. Sarà una bella occasione per ritrovarci; non siamo gli atleti di un tempo, magari qualcuno lo sarà ancora in maniera sorprendente, però l’obiettivo non riguarda l’agonismo o il risultato ma lo scopo benefico dell’evento con la raccolta fondi”.

Cosa si aspetta per l’edizione 2020 di Treviso?

“Dopo tanti anni insieme da antagonisti sarà bello riabbracciarci e capire cosa siamo diventati dopo esperienze diverse. Una riunione di personaggi che hanno fatto la storia della pallacanestro italiana per un fine nobile che comunque ha un richiamo importante per il suo scopo. Non potevo dire di no al richiamo dell’organizzazione, l’edizione 2017 a Bologna era stata veramente positiva, ora ho qualche acciacco in più ma cercherò di fare il possibile. Io sono rimasto nell’ambiente della pallacanestro come assistant coach e responsabile delle giovanili in serie B ad Alba, meglio di così non può essere…”.

Tornare al PalaVerde significa rinverdire la rivalità con Treviso che contendeva alla sua Virtus Bologna i vertici del basket italiano tra fine anni ’90 e primi anni 2000….

“Sono stati anni eccezionali, dove queste piazze dominavano e gli scontri al vertice erano molto attesi dalle tifoserie, dai noi giocatori e dai media. Sfide decisive non solo in Italia ma anche in Europa, Treviso era al top della pallacanestro tricolore in quegli anni come la Virtus Bologna e dunque c’era una rivalità importante che tornava regolarmente tra playoff, finali di Coppa Italia o di Coppa dei Campioni come nelle Final Four del 1998 a Barcellona. In campionato c’erano anche Fortitudo Bologna e Varese, ma il top del basket italiano ed europeo era racchiuso fra Treviso e Virtus”.

Lei contro Treviso vinse il suo primo Scudetto nel 1994/95, cosa ricorda di quella serie?

“Fu una bellissima finale in 5 gare che vincemmo 3-2 chiudendo la serie in casa nostra, per me fu il primo Scudetto in carriera e fu una grande esperienza personale: ero già di proprietà della Virtus dalla stagione precedente quando la squadra guidata da Bucci vinse lo Scudetto, ma non avevo partecipato a quel trionfo e fu una grande soddisfazione per me contribuire al terzo titolo italiano consecutivo”.

Treviso contro Virtus Bologna, grandi stranieri ma anche grandi italiani…

“Ricordo le grandi sfide contro i vari Tyus Edney, Tony Kukoc, Vinny Del Negro, Petar Naumoski, Zeljko Rebraca e gli scomparsi Henry Williams e Orlando Woolridge. Solo alcuni nomi ma potrei farne decine perchè il meglio della pallacanestro internazionale passava per le squadre italiane di vertice: c’era una voglia di far parte di questi gruppi storici tale che i giocatori migliori finivano da quelle parti. Ma valeva ovviamente anche per gli italiani, da Andrea Gracis a Riccardo Pittis fino a Denis Marconato e Roberto Chiacig, Massimo Bulleri e Davide Bonora per Treviso, mentre la Virtus ebbe Brunamonti, Binelli, Moretti, Frosini e tanti altri: rivedrò molto volentieri tanti compagni ed avversari di un tempo. Rivedrò volentieri in particolare Marconato che sta facendo un percorso simile al mio guidando le giovanili di Treviso. C’era grande rivalità durante l’anno ma poi ci ritrovavamo tutti insieme in estate in Nazionale, e la competizione con i club ci ha aiutato parecchio per crescere”.

Che messaggio lancia ai tifosi di Treviso in vista dell’Old Star Game 2020?

“Invito i tifosi a venire come facevano un tempo e come stanno continuando a fare con l’attuale De’Longhi anche nei momenti più bui, perchè nelle piazze storiche c’è sempre un grande seguito. Ci vedremo tutti insieme al PalaVerde, ci toglieremo qualche scoria di dosso e torneremo qualche anno indietro tutti insieme con i tifosi che assaporeranno la pallacanestro, la grande passione di tutti noi”.

La prevendita dei biglietti è disponibile on line ed in tutte le ricevitorie presenti in Italia del circuito VivaTicket.

Ecco il link per acquistare:https://www.vivaticket.it/ita/event/old-star-game-2020-awards-edition/145769

La prevendita dei biglietti on line sul circuito VivaTicket ed in tutti i punti vendita in Italia o nei negozi Wind di C.so del popolo, Emisfero Silea, San vito, Oderzo e Conegliano per i settori “non numerati”

Sarà possibile acquistare i tagliandi anche domani al PalaVerde ai botteghini.

PalaVerde sabato 22 febbraio. 

Fonte: Old Star Game.