140 presenze e 5 stagioni dopo, Matteo Ferrara dice addio agli Stings
Arrivato agli Stings nell’estate 2017, col tempo ‘Ferro’ è diventato uno dei giocatori più apprezzati da tutto l’ambiente biancorosso.
Da quando gli Stings hanno centrato la promozione in serie A2 nel 2014, nessun altro giocatore ha indossato la maglia biancorossa così tanto come Matteo Ferrara. Per cinque stagioni e 140 presenze complessive, l’ala padovana ha difeso con onore e immenso impegno i colori virgiliani.
Arrivato agli Stings nell’estate 2017, col tempo ‘Ferro’ è diventato uno dei giocatori più apprezzati da tutto l’ambiente biancorosso. Instancabile lavoratore e intelligente difensore, per Matteo è giunto il momento di percorrere una nuova strada: "In questo momento mi scorrono in mente i vari flash della mia esperienza a Mantova – ricorda Ferrara -. Ricordo ancora il primo allenamento, per me era una delle prime volte lontano da casa mia e da Padova. Gli Stings sono stati l’inizio di un viaggio che mi ha portato a maturare sotto tanti profili. Ho vissuto tanti momenti memorabili e ho costruito rapporti importanti dentro e fuori dal campo con giocatori, allenatori e dirigenti. Ad esempio, con Lorenzo Maspero è nata un’amicizia che durerà a lungo, fa strano non averlo più come compagno di squadra. Le migliori partite? I derby con Verona mi hanno sempre trasmesso tantissime emozioni".
Resta solo un rammarico: "Mi è rimasto l’amaro in bocca per la stagione 2019/20. La sospensione del campionato per la pandemia arrivò nel nostro miglior momento di forma. Credo che avremmo fatto bene alla Final Eight di Coppa Italia e che ci saremmo divertiti tanto ai playoff".
La crescita è sotto gli occhi di tutti gli addetti ai lavori: "Mi ritengo una persona introversa, ma credo di aver fatto vedere quanto tenevo alla maglia. Sono arrivato qui che avevo 19 anni e nel corso degli anni ho acquisito sempre più consapevolezza grazie al supporto dei coach e di tutti gli assistenti".
Ferrara spiega il motivo del suo addio: "A fine stagione ho sentito che era arrivata la fine di un ciclo per me. Mi è dispiaciuto terminare un’esperienza così importante giocando poche partite a causa dell’infortunio, ma sento che è il momento di provare nuove esperienze e conoscere un nuovo ambiente. Spero davvero di aver lasciato un bel ricordo a tutti, perché io mi sono trovato benissimo. È un addio o un arrivederci? Intanto è un saluto. Nella vita di un giocatore non si può mai sapere…".
A ringraziare "Ferro" per l’esperienza in maglia mantovana è anche il general manager Gabriele Casalvieri: "Matteo è arrivato agli Stings come elemento di rotazione della squadra 17/18 e col tempo è cresciuto sempre di più fino ad affermarsi come uno dei giocatori più duttili della sua categoria. È stato un ragazzo fondamentale in ogni spogliatoio, ha sempre cercato di tenere insieme i vari gruppi in cui è stato nei suoi anni a Mantova. Mette al servizio della squadra delle doti fisiche e difensive davvero rare e ha una grande intelligenza cestistica, la quale è abbinata ad un carattere d’oro anche fuori dal campo.
Credo che l’esperienza a Mantova l’abbia fatto maturare tantissimo. Di fatto, ora può ricoprire ogni ruolo senza problemi e sono convinto che quest’abilità gli permetterà di trovare spazio, prima o poi, anche in serie A. Personalmente, mi dispiace molto per il suo addio. Capisco, comunque, che stia cercando nuovi stimoli e motivazioni. Lo ringrazio per tutto l’impegno e l’intensità messi in ogni allenamento e partita. A ‘Ferro’ auguro il meglio per la sua carriera!".
Al saluto del gm Casalvieri, si unisce l’abbraccio virtuale di tutta la società e di tutto il mondo biancorosso.
Grazie per tutte le emozioni che ci hai fatto vivere in questi 5 anni! Per te le porte di Mantova e della Grana Padano Arena saranno sempre aperte. A presto, Matteo!